Lessico famigliare | Matteo Lion

Nel 1988 Tracy Chapman esplose in tutto il mondo con il suo primo disco che conteneva una canzone cantata a cappella in cui raccontava delle abituali violenze di cui era testimone nel quartiere. Nella canzone sentiva delle urla provenire dall’appartamento dei vicini di casa. Il marito stava ancora picchiando la moglie. Chiamare la polizia non sarebbe servito a niente, in quei quartieri: se arrivano, arrivano troppo tardi e dicono di non voler interferire con il ménage familiare.

Di quel “ménage familiare” – in cui può diventare “normale” che un marito possa picchiare o abusare della moglie (o dei figli) – ne parla anche Kendrick Lamar nella canzone “Mother I Sober” contenuta nel suo nuovo disco “Mr. Morale & the Big Steppers”, pubblicato a maggio e che ha esordito alla 1ª posizione della Billboard 200.
Non seguo molto la scena rap ma avevo cercato la canzone perché ci cantava anche Beth Gibbons, la cantante di Portishead.
In realtà ho trovato un pezzo con un testo intenso, onesto e brutalmente diretto.
È una canzone che parla in prima persona, di sé e dell’esperienza della propria famiglia.
Dove la madre e la nonna sono state abusate dai famigliari. Dove i cugini più grandi si sentono autorizzati a molestare i cugini più piccoli, e gli adulti si preoccupano solo di capire chi lo ha fatto per primo, quasi come fosse un rito di iniziazione.
Dove il sesso diventa, quindi, solo una manifestazione di potere.
Questi traumi si tende poi a nasconderli sotto il tappeto del proprio inconscio (“seppellire il loro dolore sotto catene e tatuaggi”).
Ma alla fine quei traumi portano a una malsana dipendenza sessuale, anche violenta, che induce a ricominciare il giro sulla pelle di nuove vittime.
Non sarebbe corretto da uomo CIS bianco disquisire sulla cultura della comunità nera. Ma la pubblicazione della canzone sui social ha come aperto un vaso di pandora e mi hanno molto colpito i commenti di molti utenti afroamericani che hanno raccontato le loro storie personali, sulla falsariga di quanto raccontato da Kendrick Lamar.
“L’ aggressione sessuale e la violenza tra le famiglie nere ha una connessione con ciò che i padroni degli schiavi hanno fatto ai nostri antenati?”
“La costante minaccia della violenza familiare, oscillare sempre tra vergogna e orgoglio, l’incapacità di sfuggire al trauma collettivo che i neri americani tengono dentro di sé. In questa canzone è tutto in mostra”.
“Uno degli aspetti più insidiosi dell’essere una vittima di violenza domestica è la sua fin troppo frequente capacità di paralizzare tutte le persone coinvolte, tranne l’autore degli abusi. Le vittime sono inabilitate a reagire non solo fisicamente, ma anche psicologicamente”.

Kendrick Lamar affronta tutta la merda che ha passato, guardandola dritta in faccia e chiamandola con il proprio nome.
Non si può scappare.
Anche se sarebbe comodo.
E infatti la voce dolente di Beth Gibbons canta un solo verso straziante: “Vorrei essere qualcun altro. Chiunque, tranne me stesso”.

Prendetevi 5 minuti per ascoltare questa voce e vi riporto il testo tradotto:

Sono sensibile, sento tutto, sento tutti
Un uomo in piedi su due parole, guarisci tutti
La trasformazione, poi la reciprocità, il karma deve ritornare
Guarisci me stesso, segreti che nascondo, sepolti in queste parole
Minacce di morte, l’ego deve morire, ma l’ho lasciato purgare
Pacifica rotto, pezzi di me, era tutto sfocato
La mamma piangeva, le mettevano le mani addosso, erano legami familiari
Ho sentito tutto, avrei dovuto prendere una pistola, ma avevo solo cinque anni
Lo sento ancora pesare sul mio cuore, la mia prima decisione difficile
Nell’ombra aggrappato alla mia anima come il mio unico critico
Dov’è la mia fede? Te l’avevo detto che ero cristiano, ma non oggi
Mi sono trasformato, pregando gli alberi, Dio ha preso forma
La madre di mia madre mi ha seguito per anni nell’aldilà
Fissandomi sul retro di alcuni autobus, mi sveglio di notte
L’ho amata teneramente, ho scambiato le mie lacrime per una Range Rover
Trasformazione, non hai provato dolore finché non l’hai sentito sobrio

Vorrei essere qualcuno
Chiunque tranne me stesso
Ooh, vorrei essere qualcuno
Chiunque tranne me stesso

Ricordo di essermi guardato allo specchio sapendo di essere dotato
Figlio unico, io da sette anni, tutto per Natale
Legami familiari, accusano mio cugino: “”Ti ha toccato Kendrick?”
Non ha mai mentito, ma nessuno mi ha creduto quando ho detto “”Non l’ha fatto””
Momenti congelati, ancora resistendo, difficile fidarmi di me stesso
Ho iniziato a fare rima, a copiare i meccanismi per rialzarmi
Ho parlato con il mio avvocato, mi ha detto di non essere così duro con me stesso
Ha un’aura che spero di raggiungere, se trovo un aiuto
Congratulazioni, l’ho resa famosa, ancora mi sento a disagio
Guardare l’acqua, vivere la mia vita nella natura, l’unica cosa mi solleva
Spirito guida sussurra nel mio orecchio dimmi che lei mi vede
“”Ti ha toccato?”” Ho detto “”No”” di nuovo, ma non mi credevano
Il fratello di mia madre ha detto che si è vendicato per la faccia di mia madre
Nero e blu, l’immagine della mia regina che non posso cancellare
Fino a questo giorno non riesco a guardarla negli occhi, il dolore sta prendendo il sopravvento
Incolpa me stesso, non ti sei mai sentito in colpa finché non ti sei sentito sobrio

Vorrei essere qualcuno
Chiunque tranne me stesso
Ooh, vorrei essere qualcuno
Chiunque tranne me stesso

Non sono mai stato fatto, non sono mai stato ubriaco, mai fuori di testa
Ho bisogno di controllo, mi hanno dato del fumo, ma ho comunque rifiutato
L’ho fatto da sobrio seduto con me stesso, ho attraversato tutte le emozioni
Nessun dipendente, tranne uno, lascia che ti avvicini
Intossicato, c’è una natura lussuriosa che non ho menzionato
Insicurezze che progetto, andando a letto con altre donne
Whitney è ferita, l’anima pura che conosco, l’ho trovata in cucina
Chiedendo a Dio “”Dove mi sono perso? E può essere perdonato?””
Mi ha distrutto, mi ha guardato negli occhi, “”C’è una dipendenza?””
Ho detto “No””, ma questa volta ho mentito, sapevo che non potevo aggiustarlo
Anima pura, anche nel suo dolore, sa che si è presa cura di me
Mi ha dato un numero, ha detto che mi ha consigliato una terapia
Ho chiesto a mia mamma perché non mi credeva quando le ho detto “”No””
Non ho mai saputo che fosse stata violata a Chicago, sono solidale
Mi ha detto che temeva che accadesse a me, per la mia protezione
Anche se non è mai successo, non sarebbe d’accordo
Ora sono colpito, vent’anni dopo il trauma è riemerso
Amplificato mentre scrivo questa canzone, tremo perché sono nervoso
Avevo cinque anni, interrogandomi, ‘solo per molti anni
Non c’è niente di sbagliato, solo risultati su come mi hanno fatto sentire quelle domande
Sono tornato a casa, sette anni di tour, inseguendo la virilità
Ma Whitney se n’è andata, quando ascolti questa canzone, ha fatto tutto il possibile
Tutte quelle donne mi hanno dato dei superpoteri, quello che pensavo mi mancasse
Prego che i nostri figli non ereditino me e i sentimenti
Attiro una conversazione, non mi rivolgo alle famiglie nere
La devastazione perseguita generazioni e l’umanità
Hanno violentato le nostre madri, poi hanno violentato le nostre sorelle
Poi ci hanno fatto guardare, poi ci hanno fatto violentare a vicenda
Tortura psicotica tra le nostre vite non ci siamo ripresi
Vive ancora come vittime agli occhi del pubblico che giurano fedeltà
Ogni altro fratello è stato compromesso
Conosco i segreti, ogni altro rapper ha abusato sessualmente
Li vedo ogni giorno seppellire il loro dolore in catene e tatuaggi
Quindi ascolta attentamente prima di iniziare a esprimere giudizi su come ci muoviamo
Scopri come ce la facciamo, ogni volta che suo zio doveva accompagnarlo da scuola
La sua rabbia cresce in profondità nella misoginia
Si tratta di famiglie nere post-traumatiche e di una sodomia, ancora oggi attiva
Così mi sono liberato da tutte le colpe che credevo di aver creato
Così ho liberato mia madre da tutto il dolore che lei chiamava vergogna
Così ho liberato mia cugina, caotica per il dolore di mia madre
Spero che Hykeem ti abbia reso orgoglioso, perché non muori invano
Quindi ho liberato il potere di Whitney, che ci guarisca tutti
Così ho liberato i nostri figli, che il buon karma li tenga con Dio
Così ho liberato i cuori pieni di odio, ho mantenuto sacri i nostri corpi
Poiché ho liberato tutti voi che abusavano, questa è trasformazione

Vorrei essere qualcuno
Chiunque tranne me stesso
Ooh, vorrei essere qualcuno
Chiunque tranne me stesso

Ce l’hai fatta, sono orgoglioso di te
Hai rotto una maledizione generazionale
Dì “”Grazie papà””
Grazie papà, grazie mamma, grazie fratello
Signor Morale

Prima di addormentarmi profondamente, amami per me
Metto a nudo la mia anima e ora siamo liberi

Matteo Lion