Oltre lo sguardo | Andrea Ferrato

Con tono sarcastico mi è stato chiesto se fossi in grado o meno di riconoscere una foto “bella”.
Della domanda mi è arrivata principalmente l’insicurezza e la difficoltà di vivere la contemporaneità di chi la stava ponendo.
Uno dei problemi principali di questi tempi è l’incapacità di affrontare la complessità e quando questo si palesa ecco che si rincorrono parametri assoluti, quelli che esistono solo se si pensa di poter risolvere con soluzioni semplici situazioni complesse.

La bellezza è uno dei valori più insidiosi e meno tangibili con cui abbiamo a che fare da sempre.
La si pensa marmorea quando invece è fluida, la si concepisce codificabile quando invece muta costantemente.
Semplificherò brutalmente dovendo spendere poche parole: la bellezza ha poco a che fare con qualcosa di esteriore e cambia contemporaneamente alla sensibilità.

METABOX non poteva ripartire meglio di così.
Il progetto di Giovanni Canova, al quale è stato dato il compito di firmare le Copertine di questo 2023, è stato realizzato in un luogo che per noi assomiglia ad una casa, quella di famiglia, dove ti riconosci indipendentemente dal tempo che scorre.

Le foto non sono una rappresentazione del luogo ma sono la condensazione di esperienze che nel tempo si sono intrecciate in queste stanze.
Compresa, chiaramente, l’esperienza dell’artista che, in tutti i sensi, si è spogliato per vestirsi della polvere e delle vibrazioni del luogo, portandole in superficie e provando a fissarne degli attimi.

Bentornatə!

Andrea Ferrato