Non si finisce mai di ricominciare | Andrea Ferrato

La porta scorrevole apre verso uno spazio denso di equilibrio instabile, la cosa migliore da fare è arrivare il prima possibile al proprio posto, sedersi e schermarsi da ogni sicura interferenza con le proprie routine di salvataggio.
Gli occhiali da sole da indossare anche in galleria, la musica nelle orecchie, il libro e lo smartphone (indubbiamente lo schermo di protezione più efficace e versatile).
Lei non riusciva a sopportare quelle persone che trovava sedute al suo posto, posto che aveva prenotato proprio per non avere alcun problema con il capire dove sedersi.
Sicuramente non riusciva a soprassedere alle giustificazioni, peggio ancora alle proposte di soluzioni improbabili, agli scambi temporanei, all’idea di doversi preoccupare di qualcosa che aveva già risolto e dimenticato.
Il problema era un altro e non poteva cedere spazi ed energie a cose che dovevano essere già risolte.

Tante altre cose sembravano cambiare sempre più velocemente e la sua capacità di adattamento, sebbene rodata e ricca di angoli pazientemente arrotondati, cominciava ad avere il fiato corto.
Si sentiva scivolare verso quel fangoso sentiero fatto di piccole soluzioni semplici per risolvere tutta una serie di problemi complessi, piccole toppe di nastro adesivo su un gommone in mezzo ad un mare agitato.

Improvvisamente la temperatura dello scompartimento iniziò ad abbassarsi, dalle fessure dell’aria condizionata aveva iniziato a sibilare un’aria tagliente e gelida.
Le routine di salvataggio di tutti i passeggeri erano severamente scompigliate, tra le imprecazioni a cielo aperto e i giri multipli di sciarpe attorno a colli e teste.
Una voce metallica dagli altoparlanti avvisava del problema all’impianto di riscaldamento e invitava i passeggeri a trovare posto in un altro vagone. Bene.
Un timido controllore avanzava facendo domande, arrivato nelle sue vicinanze le chiese se aveva una prenotazione e che, nel caso affermativo, le avevano riservato un nuovo posto. Meglio.
Qualcosa doveva pur significare.

Andrea Ferrato