Gli angeli | Mirco Denicolò

In maggio siamo stati colpiti dall’acqua e dal fango.
I giorni successivi all’alluvione abbiamo cominciato a pulire e a ricostruire, poi abbiamo contato i danni e ci siamo chiesti cosa eravamo adesso.

Io ho perduto molte cose di carta, anche disegni già destinati ad essere esposti.
Li ho rifatti, quasi uguali ai primi, ma senza colori, con una intensità forse maggiore.
Nei nuovi disegni l’acqua ed il fango sono un drappo di carta e velluto che a volte si piega altre volte si gonfia, una presenza metafisica, un messaggero, un’azione animata dall’aria, una creatura, un monito, l’ombra di una paura, potente e sottile.

Dalla fine di maggio vivo (viviamo) accompagnati da un angelo che un po’ mi custodisce e consola, un po’ mi ricorda che nessun minuto del mio tempo è sicuro.

Mirco Denicolò