Votati all’amicizia | Matteo Lion

Sono passate anche queste elezioni e quando leggerete questo post sarete già reduci dalla maratona-Mentana.
Durante una campagna elettorale l’aria è piena di discorsi. E purtroppo pure viceversa.
Ma io lo sto scrivendo queste righe qualche ora prima del voto. Posso fare solo supposizioni e parlare del sentiment.
L’unico che esce dalla cabina con la sensazione di aver cambiato davvero qualcosa, è solo superman.

Ma in realtà volevo parlarvi di una canzone che ho ascoltato moltissimo nell’ultimo mese: “Election day”. La canzone è contenuta nel disco di Jens Lekman e Annika Norlin.
Il disco è la raccolta delle canzoni che i due, alternandosi un mese ciascuno, si sono scritti nel corso del 2018 per raccontare all’altro come procedessero le loro vite di amici separati dalla distanza e dagli impegni di lavoro.

Election day” l’ha scritta e cantata Annika il giorno delle elezioni in Svezia.

“Mi sveglio presto il giorno delle elezioni
Ho già votato quindi va tutto ok
Oggi, Göteborg mi sembra la mia testa
Lenta, cupa e grigia
Il mio treno parte tra poco, ci incontriamo alla stazione
Sei appena arrivato da Bergen, come stai Jens Lekman?
Guardo tutti, provo a indovinare
per chi voteranno.

E parliamo di questo: quando conosci qualcuno ti piace
– come amico, amante o ascoltatore – ancora non lo sai
PERCHÉ a loro piaci,
quindi fai una supposizione
in base al loro aspetto
ma le persone sono sempre così complicate
non potrai mai indovinare quelle cose.

Viene una donna, dice che è una chiaroveggente
Mi ringrazia perché questo venerdì è stata al mio concerto
Mi piace, e mi dice che sono stata un guerriero
in una vita passata

Sul treno compro una mela
È così grande, è sbalorditivo
E mi arrabbio tanto
Sono da sola e non posso mostrarla a nessuno
Combatto l’impulso di mostrarla alla ragazza seduta accanto a me
Ma lei sembra una modella, probabilmente non vuole vederla,
è incredibilmente grande, questa mela, e io la posto su instagram
Ma ottiene pochissimi “Mi piace”.

E fuori dalla finestra, gli alberi ostentano la loro merda
E i campi, i fiori e i laghi che brillano
Dietro di me, due persone in giacca e cravatta
dicono che il cambiamento climatico è una fake news

E prendo la mia enorme mela
E lo mando giù per la gola
Dico che non è un argomento su cui si può discutere
È quello che è, non è in discussione
Pensi davvero che staresti bloccato su questo treno
per dodici ore
se fosse facoltativo

L’ultima parte è inventata, sono un pacifista
Ma mi sono divertito a inventarla, devo ammetterlo
Non dimentichiamo che ero un guerriero
In una vita passata

La vita è come i risultati elettorali
Nessuno ha davvero vinto e tutti sono confusi
È tutto tranquillo, ma sembra una bomba con una miccia molto lunga”

Questo ultimo verso lo trovo adorabile e l’ho usato spesso come risposta evasiva quando mi si chiedeva come andasse la vita in questo periodo?
Ma amo questa canzone perché parla delle elezioni sotto una chiave diversa.
Le elezioni sono anche una grande esperienza sociale.
Il voto, in una certa misura, è anche un attività ricreativa e sociale.
E’ una grande metafora sul fatto che la tua vita inevitabilmente cambierà, non tanto per quello che fai tu ma per quello che faranno gli altri.
Sia gli estranei sia quelli che credevi di conoscere.
Mi piace perché le elezioni sono quella farsa in cui ci si cerca di contarci dividendoci dentro a qualche sotto insieme per ideologia o fede politica. E poi, subito dopo, torniamo ad essere estranei chiusi nei nostri vagoni del treno da pendolare e non abbiamo più nulla da condividere se non nei social. Fosse anche solo la meraviglia per una grande mela.
La canzone mi piace anche perché parla anche di vite precedenti.
Sarà un caso che ci invitano a scegliere facendoci andare nella nostra vecchia scuola elementare mettendoci in comunicazione con il nostro io bambino? Le scelte giuste vengono dall’esperienza, e l’esperienza viene dalle scelte sbagliate.
A volte ho l’impressione che se si votasse in un luogo diverso, dove ci sentiamo a nostro agio e meno nostalgico forse i risultati elettorali sarebbero diversi.

In realtà non so se la canzone affronti tutti questi temi.
Ma è un disco con testi sinceri e confidenziali a cui ci si ripensa spesso e si ha la la tentazione di dire qualcosa a riguardo. Proprio come le chiacchiere tra amici (sinceri).

Matteo Lion