Un traguardo da cui ripartire | Matteo Lion

L’anno scorso era scoppiato uno scandalo che aveva coinvolto il settore della musica live in Italia, accusata di reggersi su un sistema di secondary ticketing – ovvero l’acquistare biglietti online per poi rivenderli a prezzo maggiorato – in cui tutti sembravano più complici che vittime.
Ci era stato descritto un sistema corrotto fino al midollo.
Tanto che quando applaudivi ad un concerto dopo sentivi forte il bisogno di lavarti le mani.
Visto la loro nomea ci si aspettava che i signori dell’intrattenimento, dopo aver raggiunto il livello più basso possibile, prendessero il martello pneumatico e scendessero ancora più in basso.

Ma “The show must go on” direbbe ogni cinico organizzatore di eventi, di fronte a qualsiasi avversità.
E lo spettacolo è andato avanti ma in modo più positivo.

La musica non dovrebbe essere una gara. Per questo non mi appassionano i talent.
Ma mi ha reso felice scoprire che secondo i dati relativi al 2017 elaborati da “International Ticketing Yearbook″, l’Italia risulta al sesto posto al mondo per i ricavi generati dalla musica live preceduta in ordine solo da USA, Germania, Inghilterra, Giappone e Francia.

E devo dire che anch’io ne ho visti tantissimi di live davvero entusiasmanti quest’anno.
E ahimè ne ho persi anche molti altri. Come ad esempio P.J. Harvey o Nick Cave che per fortuna proprio questa settimana ha annunciato una data estiva a Lucca.

Forse il concerto che mi è maggiormente piaciuto è stato quello di Agnes Obel a Ferrara sotto le Stelle.
Un concerto meraviglioso per arrangiamenti, vocalità ma anche per l’aspetto dei visual oltre che per la location meravigliosa, un’acustica d’eccezione e un pubblico in religioso silenzio.
Ma dev’essere stato un concerto piacevole anche per Agnes che mi è sembrata così ingenuamente sincera quando alla fine del concerto ha detto: “Che bello suonare per voi in questo posto magnifico: grazie per avermi invitato, e vi prego, invitatemi ancora”.

Il live è un alchimia strana che si genera tra il pubblico e chi è sul palco.
Ma non sempre va per il verso giusto.
Il concerto torinese di Perfume Genius è stato molto discusso sui media perché uno spettatore, probabilmente ubriaco, ha cominciato a rumoreggiare e a rivolgere insulti omofobi all’artista.
«Esprimo a nome della Città piena solidarietà all’artista per quanto è accaduto» si è sentito in dovere di scrivere il giorno dopo un assessore comunale.
Il cantante in un intervista ha in ogni caso minimizzato la cosa: “mi urlava contro in italiano, quindi nemmeno capivo, buffo no? Voglio dire, non mi interessa, e metà delle mie canzoni sono di ribellione, quindi mi limito a cantarle più forte.”

Ma ci sono tanti altri concerti che mi ricorderò sempre con estremo piacere:
José Gonzàlez, all’anfiteatro del Venda in provincia di Padova, forse una delle location più belle e atipiche per i live in Italia.
I Lamb al Locomotiv club di Bologna, avvincenti ed emozionanti
Motta che ho visto un paio di volte perchè è davvero trascianante
Angel Olsen che già mi aveva convinta anni fa quando era solo una corista a supporto di Bonnie “Prince” Billy, figuriamoci con uno show tutto suo.
I Baustelle che hanno davvero avuto il loro definitivo tour del trionfo
Gli OfeliaDorme che sono sempre più la nostra eccellenza italiana.

Ma comincio subito a segnalarvi alcuni tour del prossimo anno che mi sento di consigliarvi:
Colapesce con il suo tour per il lancio di “Infedele”: 11/01 Milano, 12/01 Torino, 18/01 Bologna, 19/01 Roma, 24/01 Catania, 26/01 Conversano (BA), 27/01 Napoli, 02/02 Mestre
Joan As Policewoman sarà in Italia per presentare il nuovo disco il 24/3 Mestre, 25/3 Firenze, 27/3 Milano, 28/3 Roma
Cosmo presenterà il suo nuovo disco “Cosmotronic” il 17/3 a Bologna, il 23/03 a Firenze, il 24/03 a Milano, il 30/03 a Torino, il 06/04 a Roma, il 07/04 a Napoli, il 14/04 a Marghera e il 21/04 a Bari.

Matteo Lion