Un amore | Mirco Denicolò

Ho cominciato a viaggiare in treno da solo da adolescente, in un tempo in cui gli adulti erano meno ansiosi di adesso.
Nei miei percorsi il treno seguiva il mare Adriatico, i tragitti erano brevi e molto rumorosi, la brevità di allora, il fragore di allora.

Dopo la stazione di Pesaro verso sud i binari corrono allineati alla costa, guardare il mare fuori dal finestrino era una felicità.
Nei pomeriggi di dicembre il mare cambiava aspetto rapidamente, le tonalità avevano il sapore del muschio, del piombo, della nebbia, alle cinque il paesaggio scompariva nel buio: spettacolo finito.

I finestrini ora riflettevano le luci del vagone e la mia faccia da ragazzino emozionato, era il giorno in cui avevo nella borsa una sciarpa di lana color dell’acqua, da regalare.

Mirco Denicolò