Lontananza o vicinanza? | Silvia Cogo

Spazi, oggetti, persone sono divisi o uniti da un vuoto che può essere creato da molti fattori come la comunicazione, i gesti, ecc…
Siamo sicuri si tratti di vuoto?
Questo spazio è misurabile e lo giudichiamo tanto o poco a seconda dei nostri parametri personali.

La prossemica visibile in una stanza.
Un dialogo tra le cose che rimbalza a suon di centimetri.
Ma tutto può essere portato tra noi e gli altri, gli altri e noi, tra noi e il nostro interno, noi e l’esterno.
Una danza fluida tra il tutto con il tutto.

Silvia Cogo

L’installazione è una delle opere realizzate nel 2019 all’interno del Poetic Hotel.
Un albergo abbandonato, intriso del suo vissuto e della sua decadenza, dove l’arte contemporanea diventa l’unico frequentatore e in questi spazi, che attendono la demolizione, l’arte si fonde con storie che nessuno probabilmente ricorda e ne riscrive di nuove senza che queste potranno essere lette o ascoltate.
Questo perché il luogo rimane inaccessibile al pubblico e le prove della poesia che abitò le sue stanze potranno essere raccolte solo in frammenti quando l’edificio verrà demolito.

Foto: Daniele Bozzano