L’esperienza del colore | Andrea Ferrato

Era il 2009, non so bene come arrivai a scoprire il Festival del Contemporaneo a Faenza e, in uno dei luoghi espositivi, conobbi Mirco Denicolò.
Oltre le foto scattate, l’elemento di contatto con quella situazione è l’accoglienza gentile di Mirco, verso le sue opere e verso la sua persona.
Ne parlo al presente perché è la materia che, a tutt’oggi, è costante in tutte le nostre conversazioni e in tutti i nostri scambi emozionali.
Poco tempo dopo invitai Mirco a collaborare con METABOX – sensibilità aumentata e questa connessione non si è mai sfibrata ma anzi si è modellata negli anni prendendo sempre più la forma delle nostre reciproche sensibilità.
Scrivo di Mirco perché sarà il protagonista di un nuovo momento espositivo in un luogo fisico che nasce dal percorso attuale di METABOX – sensibilità aumentata.
Un suo studio sul colore, che aveva trovato anche spazio tra le pagine online, si appresta a dialogare con un ambiente naturale, amplificato nella dimensione, accuratamente stampato con le tecniche e i materiali della fineart ed esposto al vento dei colli bolognesi.
Il Libro dei Colori e del Vento esporrà, dal 13 maggio al 12 giugno, negli spazi verdi di Fienile Fluò, 10 opere di Mirco Denicolò, posizionate su delle strutture pensate per la mostra.
Ogni opera si diramerà online e attraverso un QRcode sarà possibile scoprirne la narrazione che l’ha ispirata, solo davanti all’opera stessa.
La mostra sarà uno degli eventi collegati ad Art City, la manifestazione bolognese legata ad Arte Fiera, e comprenderà anche un intervento intermedio con la presenza di Mirco Denicolò che racconterà la genesi delle sue opere.

Andrea Ferrato