Ladro di fiori | Mirco Denicolò

Voglio rubare il fiore dalle mani del Re di Rouault, i fiori dei giardini nei disegni di Klee, i fiori giganti di Georgia O’ Keeffe, quelli televisivi di Andy Warhol, quelli d’acciaio di Robert Mapplethorpe, tutti i fiori dipinti col pennello da Matisse, quelli di gesso di Giorgio Morandi, quelli che forse non ha mai dipinto ma che immagino di Alberto Savinio, i fiori che deve ancora disegnare Francesco Calcagnini, quelli con i quali deve ancora farsi fotografare Silvia Calcagno.

Vorrei rubarli per custodirli nella mia biblioteca di nature morte fiamminghe e di fregi di terracotta: solo per un po’ di tempo, quello che mi serve per studiarli.
Vorrei poi, uno dopo l’altro, dipingerli nell’interno dei miei vasi bianchi: voglio essere un fiorista, un ceramista taciturno, il proprietario di una raccolta segreta.

Poi non so se dopo li darei indietro, certi furti sono gesti di affetto.

Mirco Denicolò