La ruota del criceto | Nuovo Laboratorio

Forse abbiamo dimenticato che i media, per ragioni economiche, a un certo punto hanno smesso di raccontare la realtà, e hanno iniziato a trasfigurarla.
Hanno smesso di diversificare l’accesso alla cultura, e hanno iniziato a omologarla. Hanno smesso di promuovere il pluralismo, isolando le voci dissonanti.
Il tutto alla ossessiva ricerca di cosa fosse “pop”, e soprattutto con la pretesa di poter controllare cosa fosse “pop”.

Oggi internet, teoricamente, ci permetterebbe di moltiplicare l’accesso alla cultura, di tornare a scegliere cosa è rilevante per noi, diversificando la nostra dieta mediatica.
Ma ancora una volta, e sempre per ragioni economiche, i giganti del web hanno reinventato la ruota: in questo caso la ruota del criceto, quella dove corriamo felici di non scoprire, di non diversificare, di non essere mai davvero colti di sorpresa.
E a loro va benissimo così.

Daniza Vigarani
Coreografia: Claudia Rota
Parole: Antonio Pavolini

Nuovo Laboratorio

Abbiamo chiesto un punto di vista, un’idea, una frase sul tema portante di METABOX: l’evoluzione della sensibilità delle persone nell’era della rete.
Lo abbiamo chiesto alle persone che stanno contribuendo attivamente alla cultura dell’innovazione.
Su queste frasi Nuovo Laboratorio crea coreografie di danza contemporanea, ballando letteralmente sulle parole.
Questa volta le parole sono di Antonio Pavolini.

Antonio Pavolini – Un periodo storico curioso

Il linguaggio della danza, per il fatto di muoversi all’interno di spazi fisici, a differenza del testo ha l’obbligo della verità: una verità non negoziabile, per giunta.
Per questo è fondamentale che le parole siano anche “performative”.
Per recuperare il senso-segnale delle nostre giornate.
E non farci così travolgere dall’inarrestabile slavina di significati-rumore.