In merito a metabox

Dire che metabox è un progetto pretenzioso significa quanto meno fare i modesti.

Pensare di fornire del “software” a chi ha percepito che la rete non è un social network dove pubblicare foto ma una espansione della nostra umanità…
Un “software” scritto da chi è dentro la rete, o la sfiora, mantenendo forte la propria sensibilità e unicità.

Si perchè, prima della cultura digitale, abbiamo bisogno di tornare in sintonia con la naturale propensione umana alla socialità; sentire sotto la pelle che funzioniamo bene quando pensiamo ed agiamo come un organismo unico che trae vantaggi dalle virtù del singolo.
E c’è troppo rumore di fondo, troppa informazione superflua, troppe fonti di disattenzione.

Da qui l’idea di un contenitore di stimoli adatti a questa specie di ritorno a ciò che forse abbiamo dimenticato di essere, ora che contribuire a qualcosa, che assomiglia di più a ciò che realmente ci serve, può essere davvero fattibile.

Ad un anno dall’uscita di questo progetto abbiamo pensato che comunque ne valeva la pena e poteva essere indipendente dai numeri che in genere decretano quando un progetto on line funziona.

“Se tu sei qui per contribuire, partecipare e in generale per renderti utile, te ne freghi delle misurazioni.
Se invece sei qui per vendere, grazie ma non mi interessa. Gaspar Torriero

Abbiamo deciso che ci interessa.
Dalle prossime settimane entreranno altre tre firme nel panorama di metabox.

Ale Di Gangi per ordinary days
Le immagini di Ale mi hanno sempre fatto pensare a quella porzione laterale del campo visivo che percepiamo ma a cui non diamo troppa importanza. E nel momento in cui vi spostiamo l’attenzione perde il suo sapore, il suo filo narrativo.
Le immagini di Ale trattengono quel filo ed iniziano un racconto.

Sarah Fornito per sounds
Ogni volta che la ascolti cantare ti dimentichi il suo nome e la fisicità della sua voce ti porta a “sentire” l’intensità delle sue interpretazioni.
Se si chiamasse con un’altro nome sarebbe ad uno degli show televisivi per aspiranti star ma siccome si chiama Sarah Fornito ci stupirà, il prossimo anno, con un nuovo lavoro.
Per metabox Sarah creerà delle performance, che verranno proposte in video, ispirate dalla rete.

Alessandro Manzella per stories
Alessandro è un prestigiatore: quando meno te lo aspetti ti stupisce con segni e parole che non riesci a capire da dove siano spuntati.
Le sue illustrazioni hanno i colori delle sue parole ed i suoi testi svelano gli strati delle sue texture.

La prossima settimana tutte le firme di metabox si presenteranno con una breve intervista e dal 19 settembre inizieremo ufficialmente il secondo anno di metabox.

Felici di trovarvi qua.

Andrea Ferrato