Espressioni sensibili | Andrea Ferrato

Dopo Le Ferie della Persona METABOX la presenza nel poco compreso universo dell’onlife è diventata per METABOX sensibilità aumentata uno spazio naturale.
Dopo quel passaggio da osservatorio a produttore di stimoli più o meno utili per questo presente tutto da scrivere, METABOX torna in uno luogo fisico.
Il prossimo ambiente ospite, nella seconda parte di questo mese torrido, sarà DumBO /Rigenerazione creativa condivisa.

DumBO è uno spazio dinamico che riflette in modo tangibile la necessità di contatto e di scambio culturale di questi ultimi tempi.
Totalmente in sintonia con il tessuto cittadino di cui condivide luoghi che trasudano il fare, DumBO ospita due mostre di METABOX sensibilità aumentata: dal 16 al 31 luglio IL LIBRO DEI COLORI E DEL VENTO di Mirco Denicolò e dal 23 al 31 luglio PENSIERO / COLORE di Simone Berno, Maura Marinozzi e Carlotta Pircher.

IL LIBRO DEI COLORI E DEL VENTO torna dopo la prima esposizione sui colli bolognesi, negli spazi verdi di Fienile Fluò.
Il progetto di Mirco Denicolò, realizzato in collaborazione con Crexida /Anima Fluò, porta l’artista in un contesto per lui fino ad ora inesplorato; le sue opere vengono ingigantite e lasciate dialogare con l’ambiente, appese come lenzuola ad asciugare su delle strutture progettate per l’occasione.
I frequentatori di DumBO se le ritroveranno nel giardino davanti all’ingresso principale, le opere sono specchi emozionali nei quali chi guarda non si riflette ma si immerge in storie che possono diventare sue; le storie sono accessibili solo attraverso il QRcode presente accanto ad ogni opera.

PENSIERO / COLORE è un’esperienza di esplorazione e di contaminazione della creatività; un dialogo tra diverse sensibilità e diverse abilità dove ognuna prosegue uno stimolo iniziale e lo trasporta in mondi differenti.
Oltre alla parte espositiva situata negli spazi di Officina Coworking, la mostra avrà un momento performativo il 23 luglio con Simone Berno che realizzerà una scultura per PENSIERO / COLORE che verrà poi posizionata tra le tele di Maura Marinozzi. Accanto ad ogni tela un QRcode per ascoltare l’originale interpretazione di Carlotta Pircher delle parole di Simone Berno.

L’online/offline, l’onlife non è una terra di mezzo, è una sfida alla sensibilità di ognuno, è uno stimolo ad alzare lo sguardo e a ruotare la testa, un invito a fare proprie le tensioni del momento per modellarle senza subirle.
L’arte oggi è uno strumento di consapevolezza, di trasformazione, di sopravvivenza: c’è bisogno di sensibilità aumentata.

Andrea Ferrato