E se incoraggiassimo Madre Natura? | Silvia Cogo

Cosa succederà dopo? Riusciremo ancora a controllare tutto? A credere che possiamo controllare ogni singolo dettaglio, passaggio, persona, cosa, situazione, interazioni? Riusciremo ancora a giustificarci dicendoci che lo facciamo per gli altri, o per l’economia, o perché tutti fanno così? Saremo ancora quelli che guaderanno e giudicheranno, criticheranno, affermeranno una nuova assoluta verità? Saremo tanto appiccicati alle nostre convinzioni? Sapremo smascherarci dalla sola forma con la quale agiamo? Sapremo fidarci di un abbraccio, di un bacio, di una stretta di mano?

E se questa volta lasciassimo fare a chi ne sa più di noi? Se per una volta ci togliessimo il ruolo di cui ci siamo auto-investiti; di guide, possessori, condottieri, conquistatori di una cosa che si è fatta conquistare, che ha lasciato fare fin tanto che ha potuto, credendo in noi; credendo che tutta la nostra convinzione, caparbietà, convincimento fossero utili per fare meglio di quanto lei non sapesse fare. Certo che abbiamo una buona auto-stima!

Mi riferisco a lei, si lei, Madre Natura.

Un enorme complesso Essere Vivente perfettamente funzionante che ha aperto le sue braccia a noi, fiduciosa, piena di speranza e succede che la tradiamo… la tradiamo in questo modo.

Il dopo è solo la risultante dell’oggi per cui tanto vale iniziare quanto prima ad ascoltarla se e che cosa ha da dire.

E se questa volta la assecondassimo usando i buoni progressi tecnologici raggiunti? E se la lasciassimo esprimere? E se le facessimo da spalla? Se la incoraggiassimo? se le dessimo giusto riconoscimento? se cercassimo in tutti i modi di togliere il nostro peso? se cominciassimo a credere in lei come lei ha creduto in noi? se le dessimo fiducia? se non le affidassimo regole e scadenze? se non avessimo aspettative sui suoi comportamenti? se la lasciassimo fare anche se produce ad alcuni di noi dei danni? se non la facessimo diventare un fenomeno da baraccone con nomignoli come eco-friendly-green…? se diventasse lei la ragione delle nostre azioni e parole? se iniziassimo a guardarla come si guarda un innamorata/o per il quale faresti di tutto per renderla/o felice? Se diventassimo ospiti integrati? Se questa volta fossimo noi a stare un pò zitti?

Cosa succederebbe se queste domande trovassero una risposta-azione in tutti noi?

Forse impareremo a stare sulla terra senza camminarci, galleggiando come quando ci si sente innamorati, vivendo su isole verdi che comunicano tra di loro, tra le quali possiamo muoverci con ascensori orizzontali.
Isole, che si possono a loro volta spostare, raggiungendo e sostando in coordinate determinate da riferimenti come gli alberi, i laghi, i mari, le montagne.
Leggeri, senza peso, cercando di fare meno rumore possibile, di non disturbare, come quando un bimbo dorme.
Anche i nostri corpi si adatterebbero, del resto pare che l’uomo sappia fare bene questa cosa e lo ha dimostrato cambiando l’ambiente intorno a lui per la proprie necessità.
I nostri corpi diventerebbero esili per fare “economia di peso” e parleremmo a volume di voce bassissimo con orecchie che si adatterebbero per un ascolto più acuto, e le nostre movenze assumerebbero la forma di una danza, e comunicheremmo utilizzando la telepatia e… già vedo tutta questa meraviglia e allora ci guaderemmo e capiremmo che abbiamo fatto la scelta giusta.

Silvia Cogo