Chi si vuol bene s’incontra | Matteo Lion

È stato un Ottobre molto caldo, dal punto di vista delle temperature.
E qualcuno ha sentito i bollenti spiriti. Ho un carissimo amico che si trova in piena fase “casting”, ovvero una serie serrata di appuntamenti alla ricerca di una persona con cui trovarsi in sintonia.

Ma anche Björk annuncia un nuovo album, “Utopia”, descrivendolo come “il mio album degli appuntamenti, come il mio Tinder album”, riferendosi proprio alla app che promette incontri.
Ha provato a spiegare la sua ispirazione dicendo: “Si tratta della utopica ricerca di innamorarsi. Il tempo trascorso con una persona che ti piace su ogni livello è ovviamente utopia, sai? Voglio dire, è vero. È quando il sogno diventa reale “.
Tutto chiaro, no?
Ad anticipare il disco a fine agosto ha lanciato il singolo “The Gate”, in cui appunto si rappresenta con l’immagine del cancello dal quale far passare l’amore.
Anche in passato la passione generata da nuovi incontri l’aveva portata a scrivere pezzi meravigliosi come “Big Time Sensuality”, in cui dopo essersi totalmente abbandonata alla sensualità del momento chiudeva la canzone dicendo: “Non conosco il mio futuro dopo questo week end ma nemmeno mi interessa”.
Perché incontriamo qualcuno e ci innamoriamo, abbiamo l’impressione che tutto l’universo sia d’accordo.

Ma nello stesso mese un’altra canzone parla di appuntamenti con ben altro trasporto. Julien Baker ha fatto uscire la meravigliosa canzone “Appointments” in cui canta il superamento di una fine di una storia, con tutto l’armamentario di sensi di colpa e debolezze, e si chiede se forse non dovrebbe far altro che non perdere neanche un appuntamento.
Insomma la solita storia del chiodo schiaccia chiodo. Che non funziona mai, come promette.

Il primo appuntamento ti da la possibilità di rimetterti completamente in gioco. Ed è per questo che è così magico. Nella meravigliosa canzone “Stars”, i The xx cantavano: “posso dare tutto al primo appuntamento. Non devo esistere al di là di questo posto. Posso tracciare una linea al primo appuntamento e te la lascerò oltrepassare”.

Qualche cinico dice però che per far si che sia sempre come la prima volta, non incontratevi mai la seconda.
Sade in “Never as good as the first time”, cantava drastica: “Non è mai bello come la prima volta, la seconda non è mai all’altezza del sogno”.

E anche Morrissey nel suo nuovo singolo, “I Wish You Lonely“, che anticipa il nuovo disco dice: “Ti auguro la solitudine fosse anche solo per un giorno così che tu possa vedere quello che per me è routine dal giorno in cui sono nato. Le tombe sono piene di stupidi che danno la vita su comando ad una relazione sentimentale andata a finire male, la stessa vecchia colla che non si avvera mai, non si avvera mai”.
E forse ha ragione lui a non crederci troppo a questa storia dei due cuori che si incontrano.
Perché quando due cuori si incontrano vuol dire che c’è confusione in sala operatoria.

Matteo Lion

foto: Andrea Ferrato