Studio sulla cosmogonia del disordine.
Mixed Media
Datemi molto disordine
Talmente tanto da apparire impossibile
Che ci sia così tanto accumulo
Così tanto movimento.
Tanto dolore e tanto disordine in diesis.
Fatemi urlare, rompere le righe,
Manifestare per una bolla rosa,
Perdere le tracce e scoppiare come un fuoco d’artificio.
Quindi finto, che se fosse vero si chiamerebbe fuoco d’incendio.
Fuoco doloso, fuoco doloroso.
Fatemi stare seria, datemi la cruda realtà
una tartare di crudeltà, grazie!
Voglio vedere bene com’è tutta questa cosa.
Tutta questa storia delle cose, queste non cose,
Questo non essere, questo essere.
Accumulo tutto, accumulo fisico
Prendilo, portalo, schiaccialo, saltalo
Pescalo, ammassalo e poi lancialo
Nelle galassie che non ci accoglieranno.
L’hai capito che c’è troppo disordine?
CHIARA ANACLIO
Artista bolognese, vive e lavora a Roma nel suo atelier/studio nel cuore di Testaccio. La sua formazione artistica e i suoi progetti sono trasversali, dal 2006 interpreta e promuove la creatività attraverso progetti d’arte e di comunicazione che integrano pittura, parola, arte digitale, suono e illustrazione. La sua poetica si avvicina allo spazio della narrazione, del sentimento. La sua ricerca artistica è permeata dal senso e dall’uso del colore come veicolo espressivo e da riflessioni sul senso estetico dell’arte.
Il suo percorso artistico prende forma con numerose mostre personali in Italia e all’Estero, ha partecipato a collettive in spazi culturali e museali, ha curato progetti visivi di arte urbana. Il suo atelier ospita artisti, laboratori, progetti culturali. Si definisce curiosa della vita a tempo indeterminato!
Ha partecipato inoltre a mostre collettive (Wüerth Museo, P.A.M, Link Bologna, Uovo alla Pop). È stata chiamata per la sezione speciale di Street Art for Rights creando un murales presso la Casa Internazionale delle Donne, è stata selezionata nel 2022 fra i 10 finalisti del Premio Rotonda di Livorno, ha partecipato all’edizione 2022 di GAU -Gallerie d’arte Urbana, è fra le vincitrici del contest artistico Artivismo. Ha lavorato a progetti artistici a valenza sociale nel carcere di Rebibbia, presso comunità terapeutiche per adolescenti con la convinzione che l’arte sia un veicolo di espressione e crescita del sè.