Supplente | Alessandro Manzella

Dato che sono laureato in Storia dell’Arte mi hanno chiamato a fare il supplente in una scuola media, ho insegnato Storia dell’Arte?
No, ho fatto l’insegnante di sostegno.

Il tutto è durato una settimana, un paio di giorni ancora e sarei finito in galera.
A seguire diverse riflessioni sparse.

Se fossi uno spacciatore di cocaina mi metterei davanti le scuole a vendere la merce, non ai ragazzini, agli insegnanti.

Al secondo giorno io ero già caffeinomane, il mix di alzatacce (mi sveglio alle 9:30 solitamente, so che lo trovi vergognoso ma non me ne frega più di tanto, sai?), tensione, attenzione massima su tutto mi aveva reso il cliente tipo di un qualsiasi narcos messicano.

I pre-adolescenti puzzano, orrendamente.

Aver tolto le punizioni corporali ha lo stesso senso di mettere Gandhi a capo di una divisione di Spetsnaz durante un raid contro terroristi Ceceni.

Ho legato un sacco con due ragazzi problematici parlando di botte e di come si tira un pugno serio.

L’insegnante è il lavoro più duro e sottopagato che esista.

Riesci a vedere il futuro di quasi tutti gli alunni, capire che alcuni andranno a marcire fa male.
Molto.

Alessandro Manzella