Licheni sull’asfalto | Rita Meneghin

una boccata d’aria.
quel bisogno di una boccata d’aria… ormai ce l’ho addosso più o meno sempre.
in un momento, dopo un bel pranzo in famiglia, mentre il muso della macchina è a un metro dalla porta di casa, mi viene in mente che c’è, è lì, a meno di mezz’ora, facile facile. mi viene in mente che è il giorno giusto e l’ora giusta. anche solo fra due settimane le giornate saranno più piccole e non sarà mai più l’ora giusta. e poi quella strada è uno spettacolo da guidare, e se incrociamo qualcuno sarà in senso contrario.
facciamo un giro in cansiglio?
no dai
dai è mezz’ora
no dai
dai guido io
ok dai

mentre le case finiscono e cominciano i tornanti incrociamo il bar ristorante sulla destra, ha chiuso da secoli, io ricordo gelati infantili. sarà per scatola piena di regali nel bagagliaio ma l’edera che lo incarta mi fa pensare agli anni, non l’avevo mai notata così sfacciata!

la luce cambia a ogni curva e anche quando alla fine ci si apre la strada dritta la luce cambia di continuo. io sono contenta, è bello. 

ci fermiamo, scendiamo, facciamo un po’ di foto, ci rendiamo conto di essere ridicole: i veneziani se ne vanno vestiti da montagna, loro finalmente dopo anni l’hanno capito come vestirsi. noi siamo in giro sui tacchi a fare foto alle mucche… grasse risate.

la piana finisce. continuiamo un attimo in su? sì dai. cinque minuti, un po’ di curve e un po’ di bosco, poi il cartello prima della sbarra (chiusa, ovvio) dice 500 metri. io lo so che non è vero ma ok, ci incamminiamo. 

ci sono due vie: la strisciolina di asfalto su o il sentiero tra gli alberi giù. vista l’ora e l’outfit da sprovvedute optiamo per l’asfalto. io ritrovo panorami antichi, quella casa, la vedo da lontano e camminiamo, arriviamo, la fontana, la salita, facciamo il giro della casa, con calma, scendiamo, io racconto cos’era, lei ascolta. ci sono tante cose, tra le altre c’è il pomeriggio in cui ho incontrato mio padre che ha fatto la stessa strada per dirci che era nata. torniamo e la nebbia sale con la stessa calma del nostro passo. camminando sull’asfalto troviamo due lamponi, li mangiamo. 

io trovo il mio rametto ricordo e ritrovo i licheni che avevo visto andando, li raccolgo e li porto a casa.

Rita Meneghin